Nota anche come fiorrancio, calta e fior d’ogni mese, la calendula è una pianta officinale dalle proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti usata anche in cucina e nella cosmesi.

La calendula (Calendula officinalis L.) è una pianta erbacea appartenente alla grande famiglia delle Asteraceae — o Compositae —, quella da cui provengono anche la camomilla romana, il girasole, il topinambur e il tarassaco.
Originaria dell’Asia e dell’Europa meridionale, la calendula si è adattata successivamente anche ai climi più freddi. Oltre a essere usata come pianta officinale, è molto apprezzata come pianta ornamentale, in cucina e in ambito cosmetico.
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Cosa troverete nell'articolo
Proprietà
I suoi costituenti principali sono i triterpeni e i flavonoidi. La calendula è nota soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. È quindi impiegata come rimedio per infiammazioni della pelle, ferite, eruzioni cutanee e bruciature. Fra le altre proprietà attribuite alla pianta ci sono quelle antibatteriche, antivirali, antiossidanti, antispasmodiche e antitumorali.
È usata da sempre nella medicina popolare e dall’omeopatia per il trattamento di svariati tipi di disturbi: infiammazioni di organi interni, vene varicose, ulcere gastrointestinali, dismenorrea, emorroidi, vaginiti, infiammazioni del cavo orale, ferite, ustioni, eruzioni cutanee, congiuntiviti, insonnia, mal di testa e molto altro. Tuttavia per gran parte di questi usi non esistono ancora prove scientifiche sufficienti a sostegno della loro efficacia.
Usi
La calendula trova impiego oltre che come pianta officinale, anche come pianta ornamentale da vaso e da giardino, in cucina e in ambito cosmetico. Se ne utilizzano soprattutto i fiori. Le due preparazioni principali realizzate con i fiori della pianta sono la tintura madre e l’oleolito.
Tintura madre di calendula
La tintura madre di calendula (o estratto idroalcolico) è usata esternamente per ferite, piaghe, eruzioni cutanee, scottature, punture di insetti, acne e gengiviti, per sollecitare la guarigione delle ragadi al seno durante l’allattamento e pulire il cordone ombelicale dei neonati. Internamente si usa invece per regolarizzare il ciclo mestruale, alleviare i dolori mestruali, trattare coliti, gastriti e ulcere.
Oleolito di calendula
Da comprare o fare in casa, l’oleolito di calendula idrata la pelle secca e svolge un’azione emolliente, lenitiva, antinfiammatoria e cicatrizzante. Si applica direttamente sulla pelle arrossata, su piaghe, ferite, scottature ed eritemi. Si usa da solo, a scopo terapeutico o cosmetico (per struccare gli occhi), e come ingrediente di prodotti cosmetici: creme per il viso e per il corpo, unguenti, saponi, shampoo, maschere, balsami labbra e deodoranti.
Infuso alla calendula
L’infuso alla calendula si prepara con i fiori di calendula essiccati. È utilizzato per alleviare le infiammazioni della bocca e della faringe, gli occhi arrossati, gli spasmi addominali, i dolori mestruali e le infiammazioni a carico degli organi interni. L’infuso di fiori di calendula mischiati ad altri fiori dalle proprietà emollienti e astringenti (es. malva, iperico) è utile per fare i semicupi.
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La calendula in cucina
I petali del fiore, freschi o essiccati, si possono aggiungere a zuppe, minestre, salse, stufati, piatti di riso e altri cereali, formaggi cremosi, insalate, muffin, biscotti, macedonie di frutta. I fiori tritati si usano al posto dello zafferano per colorare le pietanze. Con i boccioli si fanno i sottaceti.
Controindicazioni e avvertenze
Generalmente la calendula è considerata sicura, tuttavia in alcuni soggetti può provocare reazioni allergiche. Persone allergiche ad altre piante della famiglia Asteraceae hanno più possibilità di manifestare reazioni allergiche. Da evitare l’uso interno in gravidanza, per i possibili effetti emmenagoghi.
Curiosità
- Nel medioevo, i fiori della calendula venivano usati in caso di ostruzione delle vie biliari e i morsi di serpente; nel XIX secolo per curare il mal di testa, l’ittero e alleviare il rossore agli occhi.
- Alcuni fanno derivare il nome della calendula dalla parola latina calendae, utilizzata dai Romani per indicare il primo giorno del mese. Questa pianta, infatti, fiorisce una volta al mese per buona parte dell’anno, dall’estate all’autunno.
- Nel linguaggio dei fiori la calendula è associata al dolore, al dispiacere per la perdita di un amore, perché secondo la mitologia sarebbe nata dalle lacrime di Afrodite, disperata per la perdita dell’amato Adone.
Dove comprare la calendula
È possibile trovare prodotti a base di calendula nei supermercati ben forniti, nei negozi di prodotti naturali, nelle erboristerie, nelle farmacie e online. I fiori si possono acquistare nelle erboristerie e online.
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