L’insonnia si manifesta in modi diversi. Cause e rimedi di un disturbo che può avere conseguenze negative sulla salute.

Secondo l’AIMS — Associazione Italiana di Medicina del Sonno —, per il 10% della popolazione l’insonnia è un problema persistente che influenza negativamente la vita quotidiana. Colpisce soprattutto donne, anziani, persone con disturbi medici e psicologici e turnisti, e si manifesta in modi diversi: con la difficoltà ad addormentarsi, a mantenere un sonno continuo durante la notte o a svegliarsi troppo presto senza riuscire a riprendere sonno. Il giorno successivo ci si sente spossati e poco lucidi.
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A tutti capita, a volte, di dormire male o andare a letto e rigirarsi per ore senza riuscire a chiudere occhio. Quando, però, accade tre o più notti a settimana bisogna correre ai ripari. L’insonnia, infatti, se protratta nel tempo, può avere conseguenze negative nella vita di tutti i giorni, oltre a danneggiare la salute.
Dormire bene è importante, perché durante il sonno il nostro cervello si libera dai prodotti di scarto del metabolismo e memorizza le nuove informazioni apprese durante il giorno. Un buon riposo aiuta a prevenire ipertensione, infarto, diabete e depressione.
Dissonnie e parasonnie
Le dissonnie sono disturbi del sonno legati alla quantità, qualità e ritmo del sonno. L’insonnia è uno di questi. Allo stesso gruppo appartengono anche l’ipersonnia, la narcolessia e le apnee notturne.
Le parasonnie sono disturbi correlati a eventi che si manifestano durante il sonno o nel passaggio dal sonno alla veglia. In questo ambito rientrano il sonnambulismo, il bruxismo, il sonniloquio e la sindrome delle gambe senza riposo. Anche gli incubi che ci svegliano di soprassalto rientrano in questo gruppo.
Le cause dell’insonnia
A volte sono solo le cattive abitudini a farci passare la nottata in bianco: una cena pesante, il consumo di caffeina e alcool, l’utilizzo di smartphone e computer prima di andare a letto. Altre, però, il disturbo ha radici più complesse, che coinvolgono ansia, stress o depressione. In alcuni casi l’insonnia è dovuta anche patologie che causano dolore fisico e agli effetti indesiderati di qualche medicinale.
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Come curare l’insonnia
Nei casi più gravi è necessario l’aiuto di uno specialista, che cercherà di individuarne e trattarne prima di tutto la causa. Quando questo approccio non funziona, si interviene sul comportamento e/o si introduce una terapia farmacologica. Quella cognitivo-comportamentale sembra essere comunque efficace nel migliorare la qualità del sonno. In alcuni casi qualche semplice accorgimento può aiutare:
CIBO
La qualità e la quantità del cibo che mangiamo a tavola, soprattutto a cena, influisce sulla qualità del sonno. È importante, quindi, non esagerare con le porzioni, evitare i cibi grassi o pesanti e il digiuno.
FUMO
Diversi studi hanno dimostrato quanto stretta sia la relazione tra la nicotina e i disturbi del sonno. La nicotina è una sostanza stimolante ed è quindi bene spegnere l’ultima sigaretta della giornata almeno due ore prima di andare a letto.
ALCOL E BEVANDE ECCITANTI
Il consumo di alcolici e di bevande eccitanti, come il caffè, non favorisce un buon riposo. L’alcol facilita solo la prima parte del sonno, durante la quale ci si addormenta velocemente e si cade in un sonno profondo; nella seconda, invece, il riposo diventa difficoltoso; in quantità eccessive l’alcol rende faticoso il respiro, causando russamento e apnee.
SMARTPHONE & CO
L’utilizzo di apparecchi tecnologici prima addormentarsi andrebbe evitato, perché gli schermi luminosi di smartphone, tablet e computer inibiscono la produzione di melatonina, l’ormone regolatore del ciclo sonno-veglia.
ASSECONDARE IL PROPRIO CORPO
Alzarsi sempre alla stessa ora aiuta a regolare l’orologio biologico, così come coricarsi solo quando arriva la sonnolenza e alzarsi nel momento in cui ci si sveglia. Se di sera non si riesce a prendere sonno è preferibile alzarsi, andare in un’altra stanza e fare qualcosa di rilassante.
ATTIVITÀ FISICA
Praticare attività fisica durante il giorno favorisce un buon riposo, è però sconsigliato farlo prima di addormentarsi, perché aumenta la temperatura corporea.
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RELAX
Rilassarsi prima di andare a letto è fondamentale. Staccare la spina con un’attività piacevole e rilassante può influire positivamente sulla qualità del sonno.
CAMERA
La camera da letto dovrebbe essere utilizzata esclusivamente per dormire e non per svolgere attività come il lavoro o lo studio. Tra le cose da fare per facilitare il riposo c’è anche quella di controllare il livello di umidità della stanza e la temperatura (quella ottimale si aggira tra i 16 e i 18 gradi).
Disclaimer
Il contenuto di questo articolo ha uno scopo puramente divulgativo e non intende formulare diagnosi né sostituire il lavoro di un medico o di altri professionisti abilitati.