Il gelso ha ormai perso il valore di un tempo, ma i suoi frutti sono benefici e si possono usare per torte, marmellate e risotti. Andiamo alla scoperta delle more di gelso.

Il gelso è una pianta decidua diffusa nelle zone temperate e tropicali, appartenente alla famiglia delle Moraceae e al genere Morus. Le specie più note in Europa sono il Morus Nigra (originaria dell’Asia) e il Morus Alba (originaria della Cina).
Legato per secoli alla produzione della seta, ha ormai perso il valore commerciale di un tempo, quando veniva coltivato non solo per alimentare i bachi da seta, ma anche per i suoi frutti.
Capita di vedere piante di gelso nei parchi, ai bordi dei viali, nei campi, in giardini privati; la loro folta chioma offre riparo dal sole e dal caldo. Spesso, però, ci si dimentica di quanto siano succosi e nutrienti i suoi frutti, che vengono lasciati maturare sull’albero per poi cadere a terra.
Anche le foglie e la corteccia del gelso hanno un uso fitoterapico. L’infuso di foglie è utile per regolare la glicemia e alleviare gengiviti e mal di denti. Il decotto di corteccia, oltre a regolare la glicemia, ha effetti lassativi.
Cosa troverete nell'articolo
Benefici
Le more di gelso somigliano alle more di rovo, ma hanno una forma più allungata e il loro colore varia in base alla specie di gelso da cui provengono. Possono essere bianche, nere o rosse. Hanno poche calorie (circa 43 per 100 grammi) e contengono antocianine, pigmenti idrosolubili dalle proprietà antiossidanti presenti in molti frutti e ortaggi, soprattutto in quelli dalla colorazione rosso-blu (es. mirtilli, melanzane, uva rossa, cavolo rosso, fragole), vitamine C, E e K e minerali come ferro, magnesio e potassio.
Consumare more di gelso migliora la circolazione sanguigna e tenere a bada la pressione, rinforza il sistema immunitario, contrasta costipazione e gonfiore grazie all’apporto di fibre e neutralizza l’azione dei radicali liberi che danneggiano le cellule dell’organismo. Gli antichi Romani le usavano contro mal di stomaco, mal di gola, diarrea e parassiti intestinali.
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Controindicazioni
Si consiglia di consultare un medico prima del loro utilizzo in caso diabete e problemi renali.
Usi in cucina
Le more di gelso bianco e quelle di gelso nero differiscono non solo nel colore, ma anche nel sapore. Le seconde sono più gradevoli al palato, grazie a un rapporto più equilibrato tra il contenuto zuccherino e il gusto un po’ acidulo del frutto. Si vendono sia fresche che essiccate. Quelle fresche si mangiano da sole o si usano per fare granite, gelati, marmellate e sciroppi. Ecco alcune ricette da non perdere:
- Liquore alle more di gelso
- Sciroppo alle more di gelso
- Marmellata alle more di gelso
- Torta con gelsi neri
- More di gelso sciroppate
- Risotto alle more di gelso
Dove comprare le more di gelso
Questi frutti si raccolgono da maggio a luglio, quando sono nel pieno della loro maturazione. Trovarli in commercio non è facile, perché dopo la raccolta si deteriorano facilmente. Si possono acquistare presso le aziende agricole, in alcuni negozi bio, nei mercatini locali e online (essiccati).
Curiosità
- Nelle Metamorfosi di Ovidio un gelso è protagonista della drammatica storia d’amore tra Tisbe e Piramo
- Nel linguaggio dei fiori quelli del gelso nero indicano saggezza, quelli del gelso bianco sono associati a una vanità simpatica
- Secondo una leggenda la produzione della seta fu introdotta in Occidente dall’imperatore Giustiniano, che nel VI secolo d.C. inviò due monaci in Cina alla ricerca delle uova del prezioso baco. I due monaci riuscirono nell’impresa, nascondendo le uova dei bachi nelle canne di bambù usate come bastoni da viaggio.
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