Agiscono sulla sfera emozionale e aiutano a curare alcuni dei disturbi più comuni. Una breve guida agli oli essenziali.

Gli oli essenziali sono sostanze liquide, volatili e odorose estratte dalle piante aromatiche. Le loro virtù terapeutiche stanno alla base dell’aromaterapia, un ramo della fitoterapia che mira al raggiungimento del benessere psico-fisico attraverso l’uso di oli essenziali.
Anche se le proprietà di molte piante aromatiche sono conosciute fin dall’antichità, non esistono prove del loro utilizzo nella produzione di oli essenziali prima del Medioevo. La nascita della moderna aromaterapia si deve al chimico francese Renè-Maurice Gattefosse, che nel 1937 pubblicò il libro Aromathérapie – les huiles essentielles hormones végétales.
Il metodo di estrazione più comune degli oli essenziali è la distillazione in corrente di vapore. Alcuni, invece, si ottengono con la spremitura a freddo. Le parti di una pianta impiegate nella produzione di oli essenziali sono i fiori, le foglie, i frutti e le scorze dei frutti, i semi, la corteccia, le radici e i rizomi. Ciascun olio prende il nome dalla pianta da cui viene estratto e classificato in base alla nota olfattiva prodotta: testa, cuore, base.
- Note di testa: tipiche degli oli ottenuti da fiori o bucce; evaporano velocemente e stimolano il piano mentale.
- Note di cuore: caratterizzano gli oli ottenuti dal fusto, dalle foglie e dai fiori; evaporano non troppo velocemente e agiscono sull’affettività.
- Note di base: caratterizzano gli oli ottenuti dalle radici e dalla corteccia; evaporano lentamente e hanno proprietà rilassanti.
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Come usare gli oli essenziali
Gli oli essenziali sono sostanze liquide concentrate da usare con cautela e in piccole quantità. Vanno sempre diluiti, perché un olio puro a contatto con la pelle può causare reazioni allergiche. Alcuni oli essenziali sono controindicati per le donne in stato di gravidanza, per i bambini al di sotto dei 2 anni, per le persone sofferenti di asma, epilessia e altri problemi di salute.
È consigliabile rivolgersi a un medico di fiducia o a un professionista abilitato prima del loro utilizzo e fare un test di sensibilità applicando due gocce di olio essenziale nell’incavo delle braccia, all’altezza del gomito, per verificare la presenza di una eventuale reazione allergica nelle 24 ore successive (prurito, arrossamento, bruciore).
Gli oli essenziali sono infiammabili e vanno tenuti fuori dalla portata dei bambini come si fa con i medicinali. Alcuni di essi sono foto-sensibilizzanti, quindi è meglio non esporsi al sole dopo il loro utilizzo (es. bergamotto, limone, arancia, mandarino, angelica, sandalo).
USO AROMATICO — È l’applicazione più immediata e comune. Gli oli essenziali si possono vaporizzare in un diffusore, aggiungere all’acqua del bagno o inalare attraverso suffumigi. Il sistema olfattivo è direttamente connesso a quello limbico, la parte del cervello sede di pensieri, emozioni e ricordi. Il profumo emanato dall’olio raggiunge la mucosa olfattiva e, trasformato in impulso elettrico, arriva al cervello, riequilibrando la sfera emozionale.
USO TOPICO — Gli oli essenziali penetrano facilmente nella pelle, per questo motivo si aggiungono a creme, unguenti, lozioni, fanghi e maschere oppure all’acqua del bagno o del pediluvio; si usano nei massaggi, diluiti in un olio vegetale, e negli impacchi con acqua fredda o calda.
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USO INTERNO — Se sono di ottima qualità si possono assumere per via orale o aggiungere a cibi e bevande come aromatizzanti; si ingeriscono insieme a un olio vettore attenendosi scrupolosamente alle dosi indicate e a orari prestabiliti in base a ciò che si intende curare. Si possono assumere anche tramite capsule gelatinose, idrolati — le acque distillate — e tinture aromatiche — soluzioni alcoliche a base di oli essenziali.
USO ESTERNO — Gli oli essenziali si possono usare per dare un odore gradevole ai prodotti per la pulizia della casa, per tenere lontani gli insetti e profumare il bucato.
Proprietà e benefici
Ce n’è uno per ogni esigenza: alcuni sono indicati per migliorare le funzioni dell’apparato digerente (finocchio, anice, zenzero), altri sono impiegati come antibatterici (albero del tè, lavanda), antinfiammatori (arancio dolce), espettoranti (maggiorana, canfora, origano), diuretici (limone, anice verde, sandalo), antiossidanti (cannella, origano, rosmarino), antidolorifici (curcuma), anticellulite (mandarino), per curare infezioni da raffreddamento (eucalipto, timo, pino) e problemi della pelle (bergamotto, timo, lavanda, limone, geranio). Tutti gli oli essenziali hanno proprietà benefiche sul sistema nervoso.
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Dove comprare gli oli essenziali
Gli oli essenziali si acquistano nelle erboristerie, a volte anche nelle farmacie ben fornite o su internet. L’importante è scegliere un rivenditore di fiducia. Se di ottima qualità possono avere un costo relativamente alto. Diffidate di quelli economici perché in genere sono sintetici.
Non c’è una vera e propria regolamentazione in materia di oli essenziali. La dicitura “100% puro” non mette al riparo da oli sintetici o mischiati ad altri oli vegetali. Fate quindi attenzione che sulla boccetta, rigorosamente di colore scuro, siano riportate queste informazioni:
- metodo di estrazione
- provenienza geografica
- data di scadenza
- nome italiano e nome botanico della pianta
- parte utilizzata nel processo di estrazione
Un’ulteriore garanzia della bontà del prodotto è la dicitura “per uso alimentare”. La pianta impiegata, inoltre, dovrebbe provenire da coltivazioni biologiche.
Conservazione
Gli oli essenziali si conservano in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce. Data la loro volatilità, è bene chiudere la boccetta subito dopo l’uso. Hanno una durata variabile; quelli estratti con il metodo della spremitura, per esempio, già dopo un anno (massimo due) risultano inutilizzabili.
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Nota bene
L’aromaterapia è una medicina alternativa e come tale non può sostituirsi alla scienza medica. In presenza di disturbi e malattie è necessario rivolgersi a un medico. Gli oli essenziali sono sostanze molto concentrate da usare con cautela. Possono avere effetti indesiderati e vanno tenuti lontano dalla portata dei bambini. Il contenuto di questo articolo ha uno scopo puramente divulgativo e non intende formulare diagnosi né sostituire il lavoro di un medico o di altri professionisti abilitati e operatori sanitari.
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